I RACCONTI DI SCHIAPPUTER
I RICCIOLI DELLA VECCHIA SIGNORA

Teresa il mio Tdm ha oramai 60.000 km, portati bene ma comunque portati tutti.

Siccome siamo abbastanza affiatati ho deciso di farle un tagliando approfondito.
Revisione sospensioni, gruppo catena corona pignone e un sacco d’altre cosette. Il tutto con la speranza che a questo punto mi accompagni oltre i 100.000 km di viaggi di lavoro e gite serene assieme.

Quando la mitica Alessandra aka Red Rabbit www.teamredrabbit.com ha proposto sul forum di www.vogliadimoto.com una giornata in pista, non ho saputo resistere... Sarei andato volentieri col 660 ben gommato (supercorsa) e sospensionato (WP) ma purtroppo le supermotard non sono ammesse in pista e allora ho guardato Teresa nei fari. Ha fatto le spallucce, mi ha detto: "Tanto sei vecchio e puoi pure andar piano con me e poi settimana prossima devi cambiare le gomme per andare in Sardegna" e ha acconsentito.

Per cui, nastrati fari e frecce e indossata la tuta arancione che stringe la panza in modo sempre più angosciante, via in pista.

Teresa monta le Roadtech Z6. Ottime gomme da turismo. In pista a parte un giretto di 20 minuti per principianti non eravamo mai entrati ne io, ne Teresa, ne le Z6.

Dopo 2 giri di warm up le gomme erano calde. Al terzo giro oso i 170 sul rettilineo dei box e al momento della staccata sento che le gomme hanno un’aderenza pari a quella delle pattine che mettevo quando avevo 6 anni dopo che mia mamma aveva messo la cera sui pavimenti. Un forte trasferimento di carico davanti, la posteriore che scivolava... "Moriremo tutti..." ho sussurrato nel casco... Insomma come viaggiare sul friol (scusa del fermone num 347)

Cinque anni fa sono arrivato lungo su un tornante col transalp coi tassellati surriscaldati. Ho fatto uno splendido salto nel prato sottostante il tornante; mi son fatto il giro del prato e con un altro spettacolare salto son tornato sulla strada sotto lo sguardo tranquillo delle mucche che ruminavano e sotto lo sguardo allibito degli amici di it.hobby.motociclismo.scooter che erano in gita con me. Ho sostenuto per mesi che lo avevo fatto apposta... Non era vero. Però non vorrei fare il bis. Sostenere di fare apposta un lungo in pista, per testare le vie di fuga dell’autodromo di Franciacorta dopo 3 giri sarebbe poco credibile.

Per cui,senza strafare con il gas, per non surriscaldare la gomma posteriore (scusa del fermone num 436)...

... e senza strafare coi freni per non surriscaldare l’anteriore (scusa del fermone num 578)...

... ho puntato su un’andatura da passista cercando di piegare in curva.

Il tempo sul giro era sui 70 secondi, contro i 58 dei più veloci. Molto perdevo in rettilineo e infatti li mi passavano tutti, qualcuno con un margine di oltre 70 km/h in più (mi hanno sverniciato tutti... dal Tardozzi a Doc al Gatto al postino del mio paese col Liberty 125 che consegnava la posta del pomeriggio...).

Per non creare situazioni di pericolo mi tenevo il più a destra possibile sul rettilineo. Poi però iniziavano le curve...

... e li tutto sommato la vecchia signora, complice il manubrio alto e l’ultimo tornantino da salita dello Stelvio, si difendeva benino. L’angolo di piega è parecchio limitato. A destra c’è il piolino del sensore di sbandata che dopo un’oretta di pista era ridotto così:

mentre il piolino di sinistra

era quasi vergine, perchè salvato dal furioso grattare del cavalletto.

La moto sarebbe andata anche più giù a destra, ma la sensazione che hai, quando senti grattare in terra, e nel contempo senti la pedana destra che ti si alza di un paio di cm alleggerendo il peso sulle gomme che sono già al limite della spalla, è poco piacevole e il confine tra cercare il tuo limite e fare una coglionata che ti può costare in salute e in soldi è molto labile, quindi meglio non esagerare. Nelle pieghe a sinistra per primo gratta il basello di fine leva del cavalletto.

Poi, dopo avere tolto un cm di ferro al basello, inizia a grattare la leva e poi infine inizia a grattare il piolino della pedana. Insomma in pista il Tdm con piolini, cavalletto, gomme Z6 e sospensioni morbide poco ci azzecca.

Tanto che alla fine della sessione, impallato oculo, azzerata salivazione e scimmia smanettonica sulla spalla chiedevo a Doc quale 600 sportiva mi consigliasse: "Perchè sai col mille in questa pista non lo sfrutto, poi mi ci ammazzo..."

Per fortuna arriva the day after e non avevo dietro il libretto degli assegni e in fondo adoro il Tdm...

Insomma un grazie ad Alessandra per aver potuto sperimentare questa nuova emozione, agli amici di www.vogliadimoto.com e a tutti gli altri che han pazientemente tollerato un fermone in pista senza tamponarlo e a Teresa, il mio vecchio TDM. Guardandola dopo la sessione in pista con tante supersportive, coi piolini e il cavalletto grattati e le gomme devastate dai ricciolini come mai le era successo, ho provato un attimo di pudore come se avessi costretto una bella signora 45enne a sfilare in passerella per un’esibizione di intimo assieme a delle 20enni, a sostenere un confronto impietoso. Ma nonostante un po’ di cellulite e la linea un po’ morbida e superata, con Teresa io ci vado in giro con orgoglio...

L’autodromo di Franciacorta è l’ideale per imparare a curvare a destra visto che ne ho contate 8 destrorse e solo 2 sinistrorse...

Schiapp


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