
I RACCONTI DI RED FLYER
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Dopo tutti gli scazzi recenti, decidiamo di organizzar qualcosa per i primi di Giugno... Programmino di massima, vederci sabato pomeriggio in località non ben precisata, cazzeggiare fino a tarda notte poi alla domenica inventarsi al momento qualcosa da fare... Sabato mattina inforc... Ehhmm! salgo in macchina direzione Civitavecchia, viaggio senza storia, arrivato a casa del mio Pard Rico, si caricano le moto (un Cbr 900 ed un Pegaso)... Partenzaaa... Aurelia, Cassia, Viterbo, Orte, poi, delirante dall'iniezione di Moto, esordisco: "Ora facciamo questa strada!" Da Orte-scalo fino ad Orvieto in mezzo ai boschi... Risaliamo la valle del Tevere, tra paesaggi bellissimi, fino ad Orvieto, dove un ameno laghetto e un dolcissimo sole fa capolino da destra. Sulla carta geografica la strada si contorce, gira da tutte le parti, strano... la percorri, passi i paesi, d'improvviso la strada si restringe, lentamente il paesaggio cambia, le fattorie diventare differenti, le colline avvicinarsi sempre di più, è un susseguirsi dolce di curve e fiumi. La strada è quasi deserta. Viaggio sui 100. Le poche auto ed i motociclisti mi passano che sembro fermo. Ne passano alcuni, lampi di fari, ma non per salutare, solo per chiedere strada. Cerco di non pensare. Guardo il cielo. E' bellissimo. Di un azzurro che fa male agli occhi. ll motore frulla regolare, risponde alla perfezione, arriva la prima serie di curve, socchiudo la bocca istintivamente per respirare meglio, la prima curva a velocità costante... apro in curva... nessun cedimento! nè di motore nè di stabilità in piena curva, apro nella serie di curve successive in modo più ignorante, pronto ad ogni eventuale scompostezza... per riprenderla... l'adrenalina mi comincia a pompare nelle tempie... niente, non si muove... che sia la compatibilità di carattere con la strada? Ancora curve, aumento la velocità, ogni curva che non ricordo è una scarica di adrenalina che mi arriva come ondate, il respiro diventa affannoso, osare sempre di più, fino a che non decido di rallentare per osservarmi anche un po' di panorama circostante, spettacolare... l'aria è fresca... c'è vento, un vento che avvolge... avvolge la corazza che mi isola dal mondo... mi entra dentro... forse è l'unica cosa che riesco a sentire e che mi fa pensare... a verdi distese, prati mossi come un grande oceano... Si... riesco a sentire l'aria fresca che mi accarezza il viso... ha un sapore particolare che conosco... Finalmente sono di nuovo lontano... lontano da tutto ciò che detesto e che non capisco... lontano dalla vita frenetica che è a meno di un centimetro da me... me ne disinteresso e volo libero, leggero... solo con me stesso ma felice... solo con la natura che è sveglia... è sempre li anche se non sempre la vediamo... ecco che ad un tratto si fa sentire prepotentemente con il vento... Cazz... m'è scappato il posteriore sul tornate... controsterzatina e via all'assalto della prossima curva... Arriviamo nel primo pomeriggio a destinazione, alla spicciolata ecco tutti gli altri, per cena saremo circa 20 persone... poi, chi torna a casa e chi resta a dormire...
Domenica mattina, domanda: "Che si fa?" "Andiamo al Mugello!!!!" Arriviamo per gli ultimi giri della 125 quando ecco... L'omo nero... 'CCI SUA!!! Passa la 250... primi giri della 500... decidiamo di partire viste le nuvolacce incombenti... via di corsa... primi goccioloni, si va verso la Futa... mai vista tanta acqua... La strada per arrivare al casello di Barberino è un torrente che si riversa nel lago artificiale sottostante... abbigliamento indossato: giubotto dainese DRY line (con numerosi buchi, una spalla ed una manica rattoppata), jeans, e normalissime Timberland basse... (insomma il classico abbigliamento da Sputerista). Si scende verso Firenze, area di servizio... con noncuranza, mi tolgo le scarpe facendo defluire l'acqua contenuta, tranquillo tranquillo resto scalzo nella piazzola per 20 minuti... Si riparte verso il sereno... (speriamo...) Ad Arezzo usciamo dall'Autostrada, e via verso Grosseto... Finalmente... Il sole!!!!!!!!!!!!! I vestiti pian piano s'asciugano! La corsia opposta è piena di macchine. Viaggio sui 120, motociclisti, lampi di fari, per salutare, per chiedere strada. Scendo a 100/110, per avere il tempo di guardarmi intorno, i paesini arroccati sui monti, l'immancabile castello. Ecco Grosseto, la con la "soporifera" Aurelia. Velocità di crociera... ogni tanti mi sparo un Km in piedi per far asciugare "le parti basse"... Ma cosa vedo?? Il pulmino... una squadra di pallavoliste che si sbracciano per salutarci... ANDREAAAAAAAAAAA!!! Te vonno!!! (le famose pallavoliste di Gubbio) Arriverò a casa, stanco, sereno e quasi asciutto... P.s.: (Civitavecchia, Orte, Orvieto, monte Peglia, Castiglion del lago, Arezzo, Mugello, Arezzo, Grosseto, Civitavecchia) Totale 1.200 Km... non chiedetemi come... Red Flyer
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