
I RACCONTI DI RED FLYER
|
L'autostrada per l'Italia scivola sotto il sole, scivola fra frutteti e vigne, cerca l'Europa nel caldo di agosto. Mezzocorona, Bolzano, Trento, Rovereto, stò scendendo la val d'Adige da solo, come un salmone che torna al mare, il viaggio di ritorno alla sorgente del viaggio. Vado dove l'autostrada sta ancora nelle fiabe o nei racconti dei giornali, segna l'identità di fiumi o foreste. Oltralpe, dove si chiama autobahn, l'autostrada è un nastro di asfalto steso senza tanti collegamenti minori. Penso questo mentre percorro il viadotto (con jumping annesso) del Brennero, sono muto dietro la visiera mentre percorro questa valle che spacca le Alpi a metà, anche la visione laterale è stupenda. C'è il rumore del fiume (lo immagino) il vento del nord che scende e parla di grandi tempeste della storia, il profumo di segherie e di kuemmel. L'Isarco, la val di Fleres con i ghiacciai. Nomi antichi: Malles, Truibulain, Elboegen, Steinach, Brennero.
Quanto è più facile viaggiare al nord. Penso ai viaggi di Anna Karenina: Ed ella aprì lo sportello; la tempesta ed il vento le si precipitarono incontro.
La realtà è il ricordo del vento fottuto incontrato durante l'andata, schiaffoni che ti spostavano di mezzo metro anche viaggiando oltre i 180 km/h:
durante un sorpasso nel tratto poco prima di abbandonare l'Austria per entrare in Ungheria il vento e lo spostamento d'aria dell'autotreno mi fa derapare con entrambe le ruote... Come sono finito qui? Calcoliamo attentamente i chilometri e la strada da fare. Da Arabba strada statale e poi solo a metà Austria ci immetteremo nell'autobahn... per abbandonarla attraversando parte dell'Ungheria per poi riprendere l'autostrada fino a Budapest. Quando la notte, vedo i ponti del Danubio, ripenso ai treni per Auschwitz. Qui il tempo sembra fermarsi. le ore non hanno più senso per noi, le giornate ormai si sono dilatate. Ci svegliamo intorno le 9 del mattino e andiamo a dormire, generalmente dopo le 3 di notte.
Solo oggi comprendo il motivo, il nostro non è stato un viaggio, è stato un vagabondaggio, magari di lusso, ma sempre un vagabondaggio. Non ha il risucchio della fine, l'accelerazione terminale che ti travolge (anche se al ritorno ci siamo fatti il viaggio senza mai scendere sotto i 160. Persino la luna quella sera sembrava ferma. Albeggia... la pianura finisce... Quando ripartiamo???? Red Flyer
|
Copyright 2003 Red Flyer & GMDBSoft