
I RACCONTI DI RED FLYER
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Un mercoledì, e la sveglia mnemonica suona alle 7.30. Mi alzo, apro la
finestra e mi dico "oggi è proprio un bel giorno per un giro".
Rapidamente scarto l'idea di fermarmi a prendere il caffè in pasticceria
subito su per la Flaminia. Mi attendono oltre 200 km per arrivare al
meeting point di Montepulciano.
Mi rendo conto che continua a piacermi fotografare tutto, alberi, paesaggi, persone... E finalmente mi rendo conto il perché... Voglio fermare, ingabbiare gli istanti migliori della vita, "il tempo esiste e a volte va fermato". La macchina del tempo, ci accompagna nel presente, ci ricorda il passato. Il futuro... no... quello ce lo creiamo noi... con le scelte... Appena uscito di città vedo qualcosa di strano... guardo intorno e la vedo... è arrivata, è lei, la compagna dei prossimi mesi: la primavera! Ora è appena sbocciata, nei campi, i filari degli alberi assumono tutte le sfumature dal verde brillante al grigio scuro, via via che si scende al suolo.
La Flaminia. Una delle strade consolari che parte da Roma per arrivare a
Cesena/Rimini. Sulla carta geografica la strada si contorce, gira da tutte le parti, strano... la percorri, passi i paesi, e scopri le insegne delle
trattorie, con tabacchi e salumeria annessa. D'improvviso la strada si restringe tra l'angolo della chiesa e quello del bar, e mi rendo conto di quale era la larghezza di una strada statale sino a non molti anni fa, e lentamente il paesaggio cambia, le fattorie diventare differenti, le colline avvicinarsi sempre di più, è un susseguirsi dolce di curve e fiumi. La vita. Bene troppo prezioso.
Ripenso ai sogni che avevo, poi sono arrivati gli anni "duri". Cerco di non pensare. Guardo il cielo. E' bellissimo. Di un azzurro che fa male agli occhi. ll motore frulla regolare, risponde alla perfezione, arriva la prima serie di curve, socchiudo la bocca istintivamente per respirare meglio, la prima curva a velocità costante.... apro in curva... nessun cedimento! nè di motore nè di stabilità in piena curva, apro nella serie di curve successive in modo più ignorante, pronto ad ogni eventuale scompostezza... per riprenderla... l'adrenalina mi comincia a pompare nelle tempie... niente, non si muove... che sia la compatibilità di carattere con la strada?
Motori che possono provenire da tutto il mondo, qui si incontrano, qui parlano, qui scherzano, qui si confidano, qui non hanno colori, etnie, pregiudizi ne odio, sono solo motori, che hanno capito l'importanza di quei valori i quali ti fanno vivere in pace con te stesso e con gli altri, loro vivono, VIVONO, si, lo urlano, lo gridano con marmitte in carbonio, terminali in alluminio, scarichi in titanio; perchè lo urlano? Sensazione strana... sensazione di "sospeso" e tutto intorno a me corre... provo a capire ma nulla, è un dialetto a me incomprensibile... l'aria è fresca... c'è vento, un vento che avvolge... avvolge la mia corazza che mi isola dal mondo... mi entra dentro... forse è l'unica cosa che riesco a sentire e che mi fa pensare... a verdi distese, verdi prati... prati mossi come un grande oceano... dove correre, sdraiarsi, sognare... guardare il cielo, le nuvole, gli uccelli che volano liberi spensierati... Mi desto dai pensieri ed è mattina... la voglia di fuggire è tanta... mollare tutto... stracciare i canoni giornalieri, canoni in cui non mi riconosco... in cui non mi riconoscerò mai... mi viene voglia di gridare che la vita è un'altra... che i problemi sono altri... che le cose importanti sono altre... l'amore... la natura che ci circonda... le passioni... le sensazioni... i profumi... Già so che non sentirebbero, sono sordi, sono ciechi, sono in uno stadio terminale... sono morti nell'anima... nel cuore... nella testa... sono vuoti... sono dei gusci vuoti che si rincorrono a vicenda senza mai raggiungersi... senza mai trovarsi... sono soli... sono freddi... è come se un potentissimo virus ci portasse via la consapevolezza del nostro essere, la spensieratezza... la spensieratezza che si ha da bambini... un virus che ci aggredisce nell'età adulta e contro il quale non si conosce una cura, o più subdolo, che non ci fa venire voglia di trovare la cura... un virus che ci trasforma e che ci rende immateriali... Ma perché??? Perché mi ha risparmiato? Perché penso? Perché ragiono? Perché mi accorgo di questo dramma? Non era forse meglio essere come gli altri e non rendersi conto di nulla??? ...si... no... non so rispondere... non ho voglio di cercare risposta... Quello che ora so è che vivo, ascolto, osservo, provo emozioni... riesco a sentire l'aria fresca che mi accarezza il viso... ha un sapore particolare che conosco, lo conosco ma mi sfugge... mi ricorda attimi belli... non troppo lontani e torno a volare... a volare con la mente... con lo spirito... con l'anima.... sono di nuovo lontano... lontano da tutto ciò che detesto e che non capisco... lontano dalla vita frenetica che è a meno di un centimetro da me... me ne disinteresso e volo libero, leggero... solo con me stesso ma felice... solo con la natura che è sveglia... è sempre li anche se non sempre la vediamo... ed ecco che ad un tratto si fa sentire prepotentemente con il vento... Solo come sempre... Sono le 19.40, parcheggio sotto il portico di casa, ed e' subito sera. P.S.: si ringrazia la Danneman per i sigari e la Lancia spa per la delta hf Turbo Red Flyer
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